Nei futuri momenti di difficoltà e di aspre discussioni che arriveranno, che cosa sarebbe stata la nostra vita senza la solidarietà di questi giorni? Nasce da qui la proposta OsimoLab: http://www.comune.osimo.an.it/
Il progetto nasce dall’idea di individuare le imprese che, attraverso attività di sostegno ai cittadini bisognosi, di aiuto in questa fase critica determinata da COVID19, hanno realizzato un principio fondamentale del modello economico che si rifà al concetto di “economia solidale”.
Si tratta di un approccio che si sta imponendo all’attenzione a livello internazionale, che considera l’attività di impresa non solo come generatrice di un profitto diretto per se stessa, ma di un “profitto sociale” nell’interesse della comunità.
Un sistema sociale dove i cittadini stessi collaborano per il bene comune è un sistema solido, efficiente e in cui i rapporti umani si sviluppano positivamente. Dove si possono trovare risorse per attività sociali, a sostegno delle categorie svantaggiate, per realizzare servizi sempre più efficienti e attenti anche ai giovani, ai più piccoli e agli anziani. Questa visione dovrebbe essere presente non solo nei momenti di crisi, bensì essere guida nell’attività quotidiana di ogni individuo e di ogni organizzazione sociale, anche delle imprese.
Questo è un momento in cui dal male che attraversiamo può nascere un nuovo modo di “vedere” il sistema sociale per ciascuno di noi, in cui riscopriamo valori umani che sembravano perduti: la collaborazione, l’aiuto a chi è in difficoltà, anche il dolore per la perdita di chi ci lascia, ma da cui emerge un forte senso di solidarietà verso chi magari neppure si conosce, e che sappiamo aver bisogno di aiuto e di sostegno.
Ecco allora che forse in questo momento si può valorizzare meglio il concetto di economia solidale.
Esso si fonda su tre principi cardine: solidarietà, giustizia, eticità. Il primo non ha necessità di essere spiegato: opera oggi, proprio attraverso le imprese che si stanno impegnando in azioni umanitarie e volontarie. La giustizia è intesa come rapporto equo tra impresa e lavoratori e consumatori; l’eticità come metodo di lavoro rispettoso dell’ambiente, utilizzo di materie prime di qualità e trasparenza verso il consumatore.
Un sistema di economia solidale, in genere, si sviluppa per distretti territoriali, ed è questa la nostra visione: che sul nostro territorio possano operare imprese coordinate tra loro, che facciano propri questi principi etici e morali, per una società più equa e solidale.
In tutto questo, si potrebbe dire, l’impresa cosa ci guadagna?
Ebbene, intanto fare del bene rende felici: forse rende più felice dare che ricevere. In secondo luogo, si acquista una forma positiva di considerazione da parte dei cittadini del proprio territorio con un ritorno di immagine per l’azienda. Infine, se la comunità ha condizioni di vita positive, i singoli possono acquistare e consumare e si rivolgono alle imprese che li aiutano nei momenti difficili o che contribuiscono alla realizzazione di progetti solidali. Si crea in sostanza un sistema virtuoso di crescita collettiva di cui anche le imprese alla fine beneficiano.
In genere, come accennato, l’economia solidale si sviluppa per distretti, anche territorialmente definiti. La nostra visione, conoscendo il carattere positivo e altruista dei nostri concittadini, è di favorire lo sviluppo di un sistema di imprese locali che condividono questi valori fondamentali e che si possa costruire un sistema di interazioni positive tra cittadini e tra cittadini e imprese; e che si promuovono processi economici e produttivi, con l’obiettivo di agire anche per il bene della comunità. Forse è solo un sogno, ma con l’impegno di tutti i sogni si realizzano.
Articolo del Resto del Carlino
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