Riunito ieri a Civitanova l’organismo assembleare del Pd marchigiano, alla presenza del presidente del Pd nazionale. Al centro del confronto la ricostruzione post terremoto, gli obiettivi del governo regionale e l’unità del partito. Il segretario Comi: “Avanti insieme per risolvere i problemi dei marchigiani”.
Problemi e soluzioni. Presente e futuro. È una prospettiva a doppio filo quella adottata dall’Assemblea regionale del Partito Democratico delle Marche, riunitasi ieri (venerdì 26 maggio) a Civitanova Marche. Un punto della situazione che, partendo dall’emergenza terremoto e dalla ricostruzione, passando dagli obiettivi e dalle sfide del governo regionale, ha trovato un minimo comune denominatore: l’unità del partito e il lavoro di squadra, oltre ogni polemica; anche attraverso una segreteria più forte. Una coesione avallata anche dal presidente nazionale del Pd, Matteo Orfini, ospite di spicco dell’incontro assembleare.
“Ora più che mai abbiamo bisogno di un partito unito”, ha sollecitato Orfini. “È vero a Roma, ma è ancor più vero in una realtà che ha subìto un dramma come il terremoto. Occorre superare insieme le difficoltà e costruire l’unità, lasciandosi alle spalle le divisioni del passato. Anche su questo si misura una classe dirigente”.
Esortazione e rassicurazione. Il presidente Orfini, infatti, ha anche ribadito l’impegno del governo nazionale per affrontare e superare l’emergenza terremoto e la ricostruzione e per vincere la sfida delle riforme del Paese.
A mettere a fuoco le priorità su cui concentrare le energie è stato il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi. “Il nostro partito – ha sottolineato – è impegnato, tutto e incessantemente, su alcuni obiettivi: affrontare l’emergenza terremoto a fianco degli amministratori, rispettare gli impegni assunti per la ricostruzione, sostenere l’azione del governo regionale circa il potenziamento del sistema sanitario, le maggiori risorse per le politiche attive del lavoro e di protezione sociale, il salvataggio dell’aeroporto, gli investimenti nelle aree di crisi complesse nel sud delle Marche. Ma soprattutto – ha aggiunto Comi – occorre impegnarci tutti, lasciandoci alle spalle le polemiche del passato, per ascoltare, fare, costruire, risolvere. Basta litigare. Segnali positivi, in questo senso, li ho colti anche in quest’attenta assemblea, grazie a una discussione molto pacata, corretta e propositiva”.
Il segretario, nella sua relazione, ha anche elencato le azioni più incisive prodotte dal governo regionale in questi ultimi mesi: il nuovo Erdis, ente unico per il diritto allo studio; la Camera di Commercio unica; i risparmi sui costi della politica della Giunta e sui fitti passivi; la riduzione delle tasse a imprese e cittadini; le nuove strutture ospedaliere (Salesi, Marche Nord, Amandola, Fermo, Inrca); gli investimenti in cultura, dove le Marche risultano la regione, in percentuale, che investe di più. E ancora: l’accordo con Anas per il trasferimento di 800 chilometri di strade ex Anas e 286 milioni di euro per le Marche per il ripristino della viabilità post sisma; la nuova Autorità di sistema portuale con Ancona capofila non solo dei porti marchigiani, ma anche abruzzesi; la vicinanza al salvataggio di Aerdorica; il completamento e l’apertura del tratto Civitanova-Foligno della Quadrilatero; il piano delle piste ciclabili; il nuovo PSR, con 360 milioni di euro messi a bando in un anno e mezzo (su 538 milioni in totale per otto anni) e altri 150 milioni ottenuti per l’area del cratere; la certificazione IGP per l’olio delle Marche. Poi il riconoscimento dell’Area di crisi complessa della Valle del Tronto e della Val Vibrata, con 17 milioni di euro dedicati; 18 milioni di euro per l’edilizia scolastica, senza considerare le risorse relative agli interventi post terremoto; 1,5 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici di edilizia residenziale pubblica.
Focus, inoltre, su sanità e ricostruzione. Nel primo ambito, Comi ha evidenziato come siano stati raddoppiati gli orari delle prestazioni per la diagnostica per immagini (TAC, risonanza, ecografia, mammografia), riducendo così i tempi di attesa, le 2700 assunzioni effettuate (tra Inrca, Asur, Ospedali riuniti, Marche Nord) e le 486 in itinere, con il 128% di turn over, il rispetto dei tempi di attesa per le prime visite in oltre il 90% delle richieste. Sul fronte ricostruzione, il segretario ha ricordato che sono state individuate le aree per l’installazione delle soluzioni abitative di emergenza, di cui ne sono state ordinate 1815 unità destinate a 5034 abitanti; che sono stati investiti 80 milioni di euro (50 milioni per CAS, 30 per strutture ricettive) per dare ospitalità fino ad oggi ai 31.992 sfollati; che sono state individuate le risorse per realizzare velocemente i nuovi ospedali di Amandola e Tolentino, danneggiati dal sisma.
Inoltre, parlando del partito, il segretario si è assunto l’impegno di aggiornare e rafforzare la rappresentatività della Direzione, considerate alcune dimissioni e della segreteria. “Chi vuole lavorare per l’unità del partito e per il sostegno all’azione del governo regionale è il benvenuto”, ha detto Comi.
Numerosi gli interventi dei presenti all’Assemblea regionale, la grande maggioranza dei quali allineata su binari comuni: affrontare insieme l’emergenza terremoto, rispettare gli impegni per la ricostruzione, stare a fianco degli amministratori locali, fare lavoro di squadra, sostenere il governo regionale, promuovere l’unità del partito, mettendo da parte schermaglie interne e riflessioni sugli organigrammi.
Marcia ingranata, dunque. Destinazione: il buon governo delle Marche. Che è esattamente la stessa mèta degli Stati generali del Pd marchigiano, in corso di svolgimento. Dopo l’apertura dello scorso 20 maggio a Porto San Giorgio dedicata all’Europa, sono in programma altri sei appuntamenti su aree interne e ricostruzione (5 giugno, Abbadia di Fiastra), lavoro e impresa (14 giugno, Ascoli), sanità e sociale (17 giugno, Ancona), cultura e turismo (23 giugno, Urbino), enti locali (1 luglio), ambiente (6 luglio, Sirolo).
Fitti gli impegni. Lavoro di squadra, allora, per trovare soluzioni condivise. E il futuro è più vicino.