Sono rare e innovative, hanno grande potenziale e aggregano numerose attività, sono fucine creative e sostegno per tutto l’indotto che ne può derivare. Sono le nuove realtà imprenditoriali che, nate sul fondamento della condivisione, stanno prendendo vita anche nelle Marche. Coworking e Fablab su tutti. Il PD Marche, attento alle dinamiche del tessuto economico e imprenditoriale regionale, ha voluto dare un forte segnale di sostegno a questi coraggiosi soggetti sperimentali del nostro territorio, coinvolgendoli in un incontro pubblico dedicato, dal titolo “Economia della condivisione, Coworking, Fablab: nuove forme di imprenditorialità”, tenutosi lunedì sera a Tolentino.
Incontro a cui hanno preso parte il segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi, l’assessora regionale alle Attività Produttive, Manuela Bora, la Responsabile Imprenditorialità del PD Marche, Frida Paolella e i rappresentati di vari Coworking e Fablab marchigiani. A fare gli onori di casa, la segretaria del PD cittadino, Anna Quercetti.
“Con più di 150.000 mila imprese attive, oltre 45.000 imprese artigiane, 20.000 imprese manifatturiere e 20.000 imprese agricole, le Marche sono senza dubbio un tessuto imprenditoriale fiorente – ha ricordato il segretario Comi –. Come tutte le cose preziose, le attività imprenditoriali vanno curate attentamente, anche laddove ci sono piccoli numeri, come nel caso dei Coworking e dei FabLab. Il ruolo della politica per sostenere queste nuove e piccole forme di imprenditorialità – ha sottolineato Comi – è proprio quello di incoraggiare il dialogo tra pubblico e privato, di favorire ecosistemi a sostegno dell’imprenditorialità, di incentivare l’interconnessione tra diverse imprese, nuove e tradizionali, giovanili e femminili. Il tutto a beneficio del lavoro e dell’intera comunità. E in questa partita il PD Marche intende giocare un ruolo di indirizzo decisivo per creare condizioni favorevoli allo sviluppo di ecosistemi diffusi. Oggi – ha aggiunto il segretario –la vera sfida non è trasformare le imprese in un distretto o decidere in quale distretto posizionarle. La vera sfida è posizionare entrambi – distretto e imprese – sul mercato. E in questo le nuove tecnologie digitali possono aiutare il sistema produttivo, superando i metodi tradizionali. La Regione Marche – ha concluso Comi – impiegherà oltre 560 milioni di euro attraverso il Por Fse e il Por Fesr a vantaggio dello sviluppo del nostro territorio. Non ci sono bandi specifici per queste nuove forme di imprenditorialità: l’impegno del governo regionale è quello di predisporne per sostenere questi nuovi talenti”.
“Nell’arena della condivisione digitale – è, quindi entrata nel merito Frida Paolella –, stanno emergendo anche nelle Marche nuovi comportamenti, nuove forme organizzative e nuovi metodi di fare impresa. Chi azzarda in questo campo, considerando le potenzialità che esprime, ma trovandosi ancora spesso in un limbo normativo, merita l’attenzione delle istituzioni. Istituzioni che devono avere la priorità di scovare, difendere e sostenere il patrimonio imprenditoriale, lavorando sempre di più, contemporaneamente, dal lato della domanda e dal lato dell’offerta. Nell’era dell’economia digitale, dove le idee si insediano nei contesti più favorevoli, agevolare spazi di aggregazione può attrarre talenti, contribuendo così a creare nuove professionalità e posti di lavoro. Per fare questo, c’è bisogno sia dell’indirizzo politico sia di metodi di gestione e di funzionamento del settore privato, con il coinvolgimento anche delle Grandi Imprese”.
“Un evento di questo tipo – ha detto l’assessora Bora – dimostra che la voglia di fare impresa nella nostra regione continua, seppur sotto una nuova veste e non si è, di fatto, arrestata. Ringrazio coworking e fablab perché siete attori del mercato, frontiere dell’innovazione, in grado di contrastare la fuga di idee imprenditoriali a vantaggio del tessuto produttivo regionale. Questo gioco di squadra tra partito e assessorato dimostra l’unità di visione nel sostenere e incoraggiare queste nuove forme imprenditoriali”.
L’incontro di Tolentino è stato, dunque, occasione per riunire le realtà di Coworking e FabLab delle Marche, ancora poco conosciute. Realtà che, grazie agli interventi dei loro rappresentanti, hanno raffigurato un quadro imprenditoriale in fermento, vivace, dinamico e diffuso. Testimonianze giunte da tutta la regione: Marotta, Fano, Pesaro, Comunanza, Senigallia, Montemarciano, Osimo, Ancona, Civitanova Marche, Tolentino, Ascoli Piceno.
I rappresentanti delle realtà di Coworking e di FabLab, coordinati dal PD Marche, hanno consegnato all’Assessora regionale alle Attività Produttive un documento congiunto con l’obiettivo di presentarsi, ciascuna, come sistema e candidarsi ad essere soggetti beneficiari ed interlocutori nella futura definizione di policy che li veda protagonisti o facilitatori.
Il dibattito proseguirà in un altro incontro, già in via di definizione, con gli incubatori certificati delle Marche.